Sono stati estesi fino al 2025 sia il credito d’imposta per i beni strumentali materiali 4.0 che il credito di imposta per i beni strumentali immateriali 4.0.
Le aliquote agevolative da considerare per la programmazione degli investimenti futuri, dal 1° gennaio 2022, sono le seguenti:
ACQUISTO BENI STRUMENTALI MATERIALI 4.0
- Per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2021 ovvero entro il 30 giugno 2022 – a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione -, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
- Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023 – a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione -, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
- Per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali connessi a quelli materiali 4.0 (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, servizi di cloud computing), effettuati fino al 31 dicembre 2022 (o fino al 30 giugno 2023 alle condizioni sopra dette) spetta un credito d’imposta nella misura del 20% del costo, entro il tetto massimo di spese ammissibili pari ad 1 milione di euro.
ACQUISTO BENI STRUMENTALI MATERIALI E IMMATERIALI GENERICI NON 4.0
- Per gli investimenti effettuati (dal 16 novembre 2020) entro il 31 dicembre 2021 ovvero entro il 30 giugno 2022 – a condizione che entro il 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione -, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 10% del costo (15% per investimenti propedeutici al lavoro agile), nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro (1 milione di euro nel caso di beni immateriali).
- Per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito di imposta è riconosciuto nella misura del 6% del costo, nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro (1 milione di euro nel caso di beni immateriali).
“BONUS SUD” CUMULABILE CON IL CREDITO D’IMPOSTA “INDUSTRIA 4.0”
Prorogato fino al 31 Dicembre 2022 anche il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno. L’agevolazione è riconosciuta per l’acquisto (anche mediante contratti di locazione finanziaria) di macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali nuovi, di uso durevole, destinati ad essere impiegati come strumenti di produzione all’interno del processo produttivo dell’impresa. Sono, quindi, esclusi dall’agevolazione i beni immateriali, gli immobili e i veicoli, i beni “merce” e i materiali di consumo. Le aliquote applicabili sono pari al:
- 45% per le piccole imprese
- 35% per le medie imprese
- 25% per le grandi imprese
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